Che cos’è un cilindro motorizzato?
Prima di rispondere, vediamo che cos’è un cilindro. Naturalmente, stiamo parlando di porte.
Ecco come lo definisce Wikipedia:
Un cilindro è un dispositivo, collegato direttamente alla serratura, che permette l’apertura o la chiusura di un serramento ove ne è previsto l’utilizzo.
Esistono molti tipi diversi, ma il sistema base è costituito da un sistema a molle e pistoncini che vengono mossi da una chiave, che permette lo sblocco della serratura. Il dispositivo venne originariamente brevettato da Linus Yale nel 1865.
Il cilindro ha la funzione di garantire la protezione della casa. Diciamo che è un po’ il primo elemento che fa sì che la porta sia sicura. Ma da solo non basta: occorre che tutto il sistema, costituito da porta blindata, serratura e, appunto, cilindro sia all’altezza della situazione.
La tipologia di cilindro motorizzato più diffusa in commercio è il profilo europeo. Questo perché va bene per la maggior parte delle serrature delle porte blindate
Se si osserva un cilindro dall’esterno si può vedere che nella parte centrale c’è presente una linguetta di colore scuro. Si tratta della camma o dell’ingegno. È il trait d’union tra il cilindro e la serratura, che va in contatto meccanicamente con il meccanismo della serratura, regolandone l’apertura e la chiusura.
All’interno del cilindro ci sono dei perni che scorrono su alcune sedi.
Di solito, i perni sono generalmente tra i cinque e i trentasei e garantiscono fino a 100.000 cifrature della chiave.
Più è il numero di perni, più alto è il numero delle combinazioni realizzabili e più improbabile è l’apertura del cilindro.
Quando la chiave viene infilata, i perni vanno nel modo giusto e pertanto il meccanismo di chiusura viene sbloccato e la camma può ruotare.
I cilindri motorizzati di solito hanno una variante in più rispetto a quello che abbiamo scritto prima. Infatti, in una delle due semi-metà non ci sono dei perni, ma c’è un motorino che serve ad attivare la camma.
I cilindri motorizzati non sono tutti uguali.
Ci sono quelli per il business to business (B2B) e quelli per il business to customer (B2C).
Un esempio cilindro elettronico per il B2B può essere quello che viene montato da un’azienda per impedire ai dipendenti di entrare in certi orari o in certe aree.
Nel B2C il cilindro è pensato il consumatore finale, un privato, che installerà e nella porta della sua casa.
Peculiarità del cilindro motorizzato
Ci sono però anche altre caratteristiche dei cilindri motorizzati e sono:
- Riarmo automatico o no: il riarmo automatico permetter al cilindro di passare automaticamente da una configurazione di accesso all’altra
- Batteria (quindi senza fili) o alimentazione elettrica
- Tastierini numerici o tastierini biometriciper accedere
- Badge o tesseraper aprire
- Sistema in Cloudper gestire i i dati e le statistiche;
- Connessione da remotoper gestire gli accessi.
Parliamo adesso del motore.
A volte il motore è dentro al corpo del cilindro, ma capita raramente. Più frequente è la situazione in cui c’è un cilindro cui viene applicato una sorta di pomello dalla forma cilindrica. Questo pomello al suo interno ha il ricevitore del segnale che consente l’apertura e la chiusura.
E adesso, vediamo le parti da installare:
- Il cilindro vero e proprio: deve essere inserito nel buco della serratura che è dotato di azionatore e di ricevitore;
- Radiocomando o tessera magnetica. Il radiocomando viene sempre dato in dotazione con il cilindro motorizzato ed è molto semplice da utilizzare. Di fatto, ha lo stesso ruolo delle chiavi. Lo stesso discorso vale per la tessera, che viene spesso fornita con il cilindro. Si utilizza avvicinandola al ricevitore montato nel cilindro. Molto semplice.
- Magneteda attaccare alla cornice della porta. Il magnete si mette affinché il cilindro chiuda automaticamente la porta in automatico quando è chiusa
- Applicazione da scaricare. Può sostituire il radiocomando. Sarà lo smartphone ad aprire la porta blindata
- Lettore biometrico o un tastierino numerico(opzionali). Qui siamo a un livello superiore con cose come il riconoscimento delle impronte digitali.
La prossima volta vedremo nel dettaglio alcune marche.