Il controllo degli accessi è un fattore molto importante in quanto comporta sia sicurezza sia comodità. Può essere utilizzato in ambiti diversi, che possono andare dal privato al pubblico, dall’aziendale (o industriale) al privato aperto al pubblico.

L’IMPORTANZA DEL CONTROLLO ACCESSI PER LA PORTA DI CASA

Il primo caso può essere quello di un condomino in cui i proprietari e gli inquilini che ci abitano possono entrare grazie alla chiave smart o al codice. gli utenti avranno accesso anche agli altri ingressi che servono loro, per esempio il box chi ha la macchina. Il controllo degli accessi può essere affidato all’amministratore o a un istituto di vigilanza. Si può ipotizzare di poter assegnare delle chiavi temporanee all’addetto alle pulizie del condominio o agli addetti alle pulizie dei singoli appartamenti o al manutentore.

Il secondo caso può essere quello di un appartamento privato all’interno di un condominio. Magari agli altri condomini non interessa (vuoi perché sono poco tecnologici, vuoi perché non vogliono spendere) e allora uno se lo fa solo per il proprio appartamento. Ovviamente, abilita chi vuole lui (l’addetto alla pulizie del suo appartamento e non quello del condomini) e sarà lui a gestire e a controllare gli accessi ed eventualmente a farli controllare per esempio da un istituto di vigilanza.

Il terzo caso può essere quello di una villetta, che racchiude un po’ i due precedenti: si può rendere smart sia l’ingresso principale sia quello dei singoli appartamenti. In questo caso, come si farebbe con il controllo degli accessi? Bisogna tenere conto del fatto che in molti casi anche le villette si costituiscono in condomini e pertanto hanno un amministratore, il quale sarà il responsabile della sicurezza e terrà sotto controllo gli accessi alla casa. In alternativa, tutti gli adulti dell’abitazione potranno essere abilitati a farlo.

Come si vede, esistono molte combinazioni.

Abbandoniamo l’ambito privato e passiamo a quello pubblico e a quello aziendale.

NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IN AMBITO AZIENDALE

Partiamo da quello pubblico. Per esempio una scuola o un Comune. Il dirigente scolastico e il segretario comunale potrà sapere se ci sono stati dei tentativi di accesso nei locali non aperti al pubblico e avrà tutti i poteri nella gestione delle chiavi smart. In questo caso, potrà decidere chi potrà entrare dove e quando e sapere chi è entrato dove e quando. Funzioni utilissime anche nel caso di problemi, ammanchi e sparizioni di documenti e anche per risolvere il problema dell’assenteismo e di chi va, timbra e poi va a spasso.

L’utilizzo di questa funzione nell’ambito aziendale e/o industriale lo abbiamo visto molte volte. Sappiamo che è utilissimo che un responsabile decida chi può avere accesso a un locale e quando può averle e che tenga sotto controllo tutti i movimenti. Non è detto che ci debba per forza essere un illecito, ma può avvenire un problema, anche in buona fede, ed è sempre bene essere a conoscenza di chi si trovava in un determinato locale in un determinato momento.

Il controllo accessi è anche comodo in quanto va di pari passo con l’utilizzo di strumenti come il tag o il codice da digitare su una tastierina o lo smartphone/i-phone. Non sarà più necessario che un addetto chieda a tutti quanti dove stiano andando. Immaginiamo una riunione. I partecipanti potranno accedere liberamente agli spazi deputati a quanto scopo senza doversi far aprire da qualcuno. Di contro, i responsabili della sicurezza sapranno chi è entrato e se era autorizzato. Parallelamente, queste stanze potranno rimanere chiuse (il che ne aumenta la sicurezza) fino all’arrivo di un nuovo partecipante. Non solo: anche in questo caso il controllo degli accessi potrà essere utilizzato per vedere chi ha effettivamente preso parte alla riunione.

Non ultimo, può servire anche a chi fa crowdworking.

ESEMPIO PERSONALE: LE CONFERENZE DELL’ODG

Come faccio spesso, anche questa volta voglio portare l’esempio di un’esperienza personale. Come iscritto all’ordine dei giornalisti devo assistere ogni anno a una serie di conferenze. Non mi lamento perché imparo molte cose nuove. C’è però qualche inconveniente. Il primo è che a volte bisogna dare i documenti ai responsabili della registrazione oppure portare un foglio per farselo annullare elettronicamente ed è meglio non dimenticarlo, ma fin qui ci può stare.

Il più però è all”uscita, quando si fa il check out. A volte si perde un po’ di tempo che con le chiavi intelligenti si risparmierebbe. In più, responsabili potrebbero verificare se uno c’era effettivamente. Certo, qualcuno potrebbe fare il furbo e mandare un amico ma innanzitutto bisogna trovare un amico che si sorbisca quattro ore sui microbi o sule nanotecnologie applicate in medicina (tra l’altro due delle più interessanti, per questo mi sono permesso di ironizzare). Inoltre, dare un riferimento così personale è sempre rischioso in quanto non si sa mai che cosa possa capitare.

NEL SISTEMA RICETTIVO: PRIVATO APERTO AL PUBBLICO

Dell’utilità del controllo accessi in un hotel abbiamo parlato più volte. Gli hotel sono un esempio tipico di privato aperto al pubblico, insieme ai bar, ai ristoranti e ai negozi.

I clienti entrano liberamente ma c’è sempre la possibilità di verificare che sia tutto a posto e di avere degli elementi importanti in caso di problemi.

Potremmo dire che se il sistema del controllo degli accessi fosse stato presente nei libri gialli avrebbe levato fatica e onori agli investigatori. Potrebbe però essere uno stimolo per la creazione di scenari inediti.

NELL’AMBITO INDUSTRIALE (RIPRESA DETTAGLIATA)

A proposito di gialli, è di questi giorni la notizia che un uomo è indagato per la scomparsa dello zio, che è entrato nella fabbrica e nessuno lo ha più visto. Dalla testimonianza di un operaio si sospetta che sia stato gettato in un altoforno. L’operaio ha visto il fumo cambiare colore, segno di un’anomalia dovuta alla presenza di un elemento estraneo. Il fumo deve avere sempre lo stesso colore.

Esempio un po’ estremo, ma che fa capire che anche nell’industria il controllo degli accessi è importante.

Senza essere così tragici, possiamo dire che nell’industria per esempio questo funzione ha tantissimi utilizzi, per esempio in una raffineria o una fabbrica normale ci sono locali in cui sono presenti dei server. Oppure il locale con il quadro elettrico. Sono entrambi locali molto importanti per un impianto industriale perché l’interruzione del servizio dei sistemi e delle macchine che sono in questi due locali potrebbe causare danni economici enormi. Quindi, è molto importante che ci entrino solo le persone autorizzate e che le chiavi non vengano messe dove capita e che e rimangano sempre sotto controllo come lo devono essere gli accessi a questi locali. Magari un tecnico avrà l’autorizzazione di accesso solo in una fascia oraria e dopo non potrà entrare.

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